L’Associazione Maria Immacolata è un’associazione di volontariato il cui scopo è dare un sostegno materiale spirituale alle persone in difficoltà nonché favorire attività diurne di prossimità a persone fragili del territorio. Nata nel 1977 nella parrocchia di Maria Immacolata con la finalità di sostenere ed aiutare persone bisognose, emarginate, disadattate socialmente o sole, verso chiunque si trovi in stato di bisogno, attraverso il servizio disinteressato e gratuito dei volontari. Nel 2003 nel nostro territorio si inizia la costruzione della parrocchia di Gesù Redentore che unifica le due comunità di San Giuseppe Artigiano e appunto Maria Immacolata, con la possibilità di avere spazi ampi da destinare alla carità. Nasce così nel 2008, insieme all'apertura della Parrocchia,  la Casa della Carità di Gesù Redentore che verrà gestita dall'Associazione di volontariato Maria Immacolata. Nasce nello spirito delle Case di don Mario Prandi, elabora diversi progetti di accoglienza dei poveri (asilo dei nonni, dispensa, insegnamento della lingua italiana, ecc..) e collabora con le istituzioni cittadine e non. Diventa il luogo della formazione per la comunità parrocchiale.

-La Casa della Carità è una comunità di accoglienza a impronta cristiana che vive uno stile di vita di tipo familiare. Essa offre alle persone in stato di difficoltà, un contesto di vita che facilita, attraverso relazioni stabili e significative, il processo di crescita/autosufficenza dell'ospite.
Gli elementi fondanti sono perciò quelli di una struttura di stile familiare: accoglienza, sicurezza,relazione,solidarietà, mutuo aiuto.

La struttura non si propone al territorio per il servizio di pronta accoglienza o di emergenza assistenziale, ma come luogo dove identificarsi progressivamente in componenti attivi di una comunità che vive con la modalità di famiglia numerosa.

La Casa della Carità è anche sede di accoglienza diurna per anziani autosufficienti o persone fragili del territorio.

-Formazione della Comunità Parrocchiale intesa come educazione di singoli parrocchiani o famiglie all’accoglienza dell’altro, attraverso l’esercizio della carità, offrendo sostegno ai deboli, supportando la famiglia quale soggetto chiave per la crescita di relazioni sociali, avviando i giovani al senso della vita e alla relazione con altre generazioni.